F2i: saluta le farmacie (Milano Finanza)
03 10월 2022 - 4:31PM
MF Dow Jones (Italian)
È un momento di grande fermento in casa F2i, il maggiore gestore
indipendente italiano di fondi infrastrutturali, con asset in
gestione per oltre 7 miliardi di euro. Soprattutto guardando in
ottica di rotazione del portafoglio. Il fondo guidato da Renato
Ravanelli è storicamente attivo nelle infrastrutture di trasporto e
logistiche e di distribuzione, ma da fine 2018 ha deciso di entrare
nel business delle farmacie dando vita al gruppo Farmacie Italiane,
sorto sull'acquisizione della maggioranza di Farmacrimi, seguendo
così la grande onda di entusiasmo che in quel momento stava
invadendo il settore. Adesso, a distanza di quattro anni, sembrano
essersi create le condizioni ideali per provare a monetizzare, in
tutto o in parte, l'investimento.
Così, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza da più fonti
finanziarie, F2i starebbe prendendo in considerazione l'idea di
valorizzare la propria partecipazione nel polo che ormai racchiude
47 farmacie e 20 parafarmacie sparse sul territorio nazionale tra
Bologna, Catania, Genova, Messina, Milano, Napoli, Roma, Palermo,
Parma, Siracusa, Varese, Venezia. Il processo sembra essere ancora
in una fase embrionale, anzi valutativa, eppure tra gli addetti ai
lavori sono in molti a sostenere che il dossier abbia già suscitato
l'interesse di alcuni player, tra grandi fondi di investimento e
operatori industriali.
Del resto, già qualche tempo fa erano circolate indiscrezioni
(mai confermate) su una possibile trattativa tra F2i e la catena
Alliance Healthcare Italia (controllata direttamente da Alliance
Santé Partecipations, la cassaforte di Stefano Pessina) per la
cessione di Farmacie Italiane. I dialoghi si sono probabilmente
interrotti tra i due, mentre non si può dire lo stesso delle
intenzioni di Ravanelli di valorizzare l'investimento fatto.
Nell'alveo dei ben informati, però, alcuni osservatori
sottolineano come non è da escludere anche un'altra strada che non
consisterebbe nella cessione totale della parte fisica, ma solo di
quella legata all'e-commerce. Quest' ultima è sviluppata tramite la
Farmacia Loreto Gallo, asset acquisito nel marzo 2019 e la più
importante in termini di incassi, visto che nel 2021 ha apportato
1,31 milioni di ricavi su un fatturato complessivo di Farmacie
Italiane di 4,6 milioni. L'ipotesi sulla cessione di questa
porzione di società sembra esser sorta dal piano economico
finanziario per il periodo 2022-2029, approvato dal cda il 7
giugno.
Nell'ambito degli obiettivi da raggiungere, al punto 2 si
discute anche della cessione di un asset rilevante in relazione al
quale il consiglio di amministrazione, in data 15 marzo 2022, ha
affidato un un incarico a un advisor finanziario con l'obiettivo di
chiudere la partita entro fine anno. È pur vero, che tale cessione,
insieme a un possibile equity cure, cioè un aumento di capitale di
circa 50 milioni, e alla rinegoziazione del debito con il pool di
banche composto da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca del
Mezzogiorno Mediocredito Centrale, costituirebbero gli step
fondamentali per il management. I conti del gruppo, per via anche
della pandemia e della svalutazione delle partecipazioni e per
effetto della loro valutazione al fair value basata sui piani di
sviluppo nei prossimi anni, mostrano al 31 dicembre 2021 una
perdita netta di 60 milioni, un patrimonio netto di 89,8 milioni e
un debito finanziario complessivo di breve e medio/lungo termine
rispettivamente di 31,046 e 103,24 milioni di euro.
Le voci su F2i in questo momento non si limitano solo alla
possibile partita su Farmacie Italiane, ma abbracciano anche un
altro importante asset nella sanità. Si tratta di Kos, gruppo della
salute e della cura delle persone con centri in Italia, Germania e
India, controllato al 40,2% dal fondo di Ravanelli e per l'altro
60% circa dalla Cir dei De Benedetti. Anche qui sembrerebbe che F2i
stia facendo delle considerazioni sulla valorizzazione della quota,
ma è bene precisare che si tratta di un dossier di cui ciclicamente
si torna a discutere e che poi resta sempre nelle mani degli
azionisti. Che questa sia la volta buona?
red
fine
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0309:15 ott 2022
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October 03, 2022 03:16 ET (07:16 GMT)
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