Il Ftse Mib ha chiuso la prima seduta della settimana con un calo dello 0,77% a 17.639 punti. In lieve ribasso anche l'Ibex (-0,06%) mentre il Dax (+0,28%), il Ftse 100 (+0,3%) e il Cac-40 (+0,53%) hanno terminato le contrattazioni in positivo.

Il principale indice milanese e' stato penalizzato dal comparto bancario: B.Popolare -7,37%, B.P.Milano -4,06%, B.Mps -3,79%, Unicredit -2,71%, Intesa Sanpaolo -2,53% e Ubi B. -0,43%. In progresso solo Mediobanca (+1,04%) e B.P.E.Romagna (+1,77%).

Gli istituti di credito si trovano ad operare in un contesto con bassi

tassi (cosa che penalizza i margini), elemento a cui si aggiunge l'elevata incertezza sui Non performing loan e i timori per eventuali aumenti di capitale legati alle operazioni di M&A. Per Mediobanca Securities i messaggi normativi confusi provenienti dall'Italia (bad bank, valutazione degli Npl, M&A che porta ad aumenti di capitale) hanno creato un nuovo paradigma specifico per il Paese.

I dati macroeconomici pubblicati nel corso della giornata non hanno avuto un particolare impatto sugli indici: a febbraio l'indice dei prezzi alla produzione industriale nell'area euro è diminuito dello 0,7% su base mensile e del 4,2% a/a, il calo annuale piú grande dal novembre del 2009 mentre il tasso di disoccupazione dell'Eurozona e' sceso al 10,3% a febbraio dal 10,4% di gennaio.

In America gli ordini alle imprese americane sono scesi dell'1,7%

m/m a febbraio, deludendo le attese del consenso (-1,6%).

Il prezzo del petrolio prosegue la discesa: al momento il Brent segna un -0,93% a 38,31 dollari al barile e il Wti un -0,86% a 37,87 usd. A piazza Affari Saipem -4,39%, Tenaris -0,74% ed Eni -0,23%.

Vendite anche su Telecom I. (-3,83%) che ha pagato con il comparto il fallimento della fusione tra Orange e Bouygues Telecom.

In controtendenza invece A2A (+1,78%) in attesa della pubblicazione dei conti 2015 e dell'aggiornamento del piano in agenda per domani.

Molto bene anche Mediaset (+2,29% a 3,66 euro). Si e' riacceso l'appeal speculativo dopo le indiscrezioni di stampa del fine settimana secondo le quali mercoledi' potrebbe essere siglato un pre-accordo con Vivendi, da rendere definitivo in due mesi, per lo scambio azionario del 3,5% del capitale tra i due gruppi. La differenza di valore dei due pacchetti dovrebbe coprire il passaggio dell'88,9% di Premium a Vivendi (a cui poi si aggiungerá anche l'11,11% detenuto da Telefonica).

Acquisti su Fca (+0,37%) che ha ricevuto giudizi positivi da parte degli analisti dopo le immatricolazioni italiane del mese di marzo pubblicate venerdi' scorso a mercati chiusi.

Sul resto del listino si segnalano Fincantieri (+6,67% a 0,368 euro) su cui JPMorgan ha alzato il prezzo obiettivo a 0,33 da 0,3 euro, confermando la raccomandazione neutral.

Saras ha guadagnato il 2,65% a 1,473 euro. Il margine di raffinazione medio nell'area del Mediterraneo relativo alla scorsa settimana si è mantenuto sostanzialmente stabile rispetto all'ottava precedente, a circa 3,8 dollari al barile.

Bioera (+12,32%), Sanofi (+6,54%) e Tbs G. (+5,73%) si sono posizionati tra i migliori titoli di tutta piazza Affari.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

April 04, 2016 11:48 ET (15:48 GMT)

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