Dowjones
Sara' una giornata campale quella che attende domani, a partire
dalle 10h00, Cape Live.
Ormai da qualche mese, la societa' fondata da Simone Cimino e'
infatti oggetto di un braccio di ferro tra diverse compagini che se
ne contendono il timone, scontro che con ogni probabilita'
culminera', al termine dell'Assemblea dei soci, con un cambio di
proprieta'.
A contendersi l'investment company milanese sono due differenti
liste; la prima, fino a qualche giorno fa vedeva come capofila il
fondo Atlantis Capital Special Situations. Quest'ultimo e' il primo
investitore istituzionale indipendente specializzato nel rilevare
il controllo di aziende italiane che, pur avendo un modello di
business valido e sostenibile, nonche' interessanti prospettive di
sviluppo, non riescono ad esprimere adeguate performance economiche
per via di situazioni di crisi, inefficienze operative, scarsa
lungimiranza del management e via dicendo.
A seguito di un ricorso promosso (e perduto) dall'altra lista,
quella capeggiata da Futura Invest e da Michele Bargauan, il patto
di sindacato che si era riunito attorno ad Atlantis tramite il
veicolo Fenicia e' stato sciolto e in poche ore ricostruito attorno
a un nuovo capofila, identificato nella persona di Eduardo
Rossetti, attraverso la sua finanziaria, Finross. Questa lista
controlla circa il 28,2% del capitale di Cape Live, quota che,
attraverso le deleghe, e' probabilmente destinata a crescere oltre
il 30% e a uscire vincitrice dallo scontro.
"Siamo convinti di aver agito con la massima correttezza e ci
siamo defilati dall'operazione solo per un eccesso di prudenza,
anche se eravamo fin da subito convinti di avere ragione, come poi
ha riconosciuto il giudice", ha spiegato a MF-Dowjones Nicola
Bordignon, partner di Atlantis Capital e candidato al Cda per la
sua lista. "Ormai siamo fuori dalla partita, ma sosterremo ancora
la lista Fenicia, che quindi va avanti", ha assicurato ancora il
manager, confermando che "il fondo non tornera' sui suoi passi
neppure a biglie ferme" e che quindi non rilevera' quote di altri
azionisti per tornare ad essere della partita nel caso in cui la
lista Fenicia esca vincitrice dall'Assemblea dei soci.
L'altro contendente e' rappresentato da una lista che vede tra i
contendenti, oltre ai gia' citati Michele Bargauan e Futura Invest,
alcuni soci minori tra cui Claudio Orlandini, Emanuele Carluccio,
Antonio Gobbi e Silvia Valentini. Complessivamente, questa
compagine controlla il 9,67% del capitale sociale Cape Live, anche
se Bargauan e' convinto di poter attirare dalla sua parte numerosi
piccoli azionisti, con l'obiettivo di sovvertire le sorti della
partita.
Entrambi gli schieramenti sostengono di essere pronti a
rappresentare un elemento di forte discontinuita' rispetto alla
precedente gestione condotta dal fondatore Simone Cimino e dai suoi
luogotenenti, a cui contestano soprattutto la nebulosita' della
gestione negli ultimi tempi.
In particolare, a Simone Cimino viene contestato un pegno
escusso in tempi recenti da Banca Degroof, un piccolo istituto di
credito belga nella cui filiale luganese e' solita operare Cape
Live per operazioni di importi ingenti. In efeftti, non si capisce
per quale motivo la societa' non si appoggi a una grande banca
commerciale italiana, scelta che sarebbe senza dubbio piu' sicura.
L'operazione ha provocato un buco nei conti di oltre 2 mln euro.
Inoltre, nella relazione trimestrale al 30 settembre scorso, Cape
Live ha comunicato di avere in giacenza presso la Banca Mb,
commissariata dal 8 luglio 2009, depositi per 6 mln euro. Scelta
quanto meno audace, viste le dimensioni modeste dell'istituto
fondato da Fabio Arpe, che oltretutto e' alle prese con problemi
finanziari fin dalla nascita.
La goccia che forse ha fatto traboccare il vaso e' tuttavia
l'investimento ingente compiuto nella galassia Burani: Cape Live ha
infatti investito rispettivamente 1 mln euro in Bioera e 2,5 mln
nella sua subholding International Bar Holding, investimenti
portati interamente a perdita in quanto le due societa' sono
incappate in una procedura fallimentare, tuttora in corso. ofb