Immobiliare: i re del mattone (Mi.Fi.)
16 7월 2018 - 3:39PM
MF Dow Jones (Italian)
Kryalos, Dea Capital Real Estate, Hines, Coima, Antirion,
Savills. Ma anche Generali, Unipol, Allianz, Axa, Intesa Sanpaolo,
Unicredit, Bnp Paribas Reim, Enpam, Inps, Poste Vita, Cassa
Depositi e Prestiti, Invimit, Beni Stabili e Igd . Tra nomi vecchi
e nuovi, sono questi adesso i re del mattone italiano, molto
diversi tra loro e molto diversi soprattutto dai protagonisti del
passato.
Tra loro perché, si lege su Milano Finanza, a fianco dei grandi
proprietari, sono prepotentemente salite alla ribalta le varie sgr
e società di investimento, italiane e non, alcune delle quali al
momento muovono oltre 1 miliardo di euro all'anno per
l'acquisizione di uffici, hotel, centri commerciali e per la
logistica.
"Sono invece molto diversi dai protagonisti del passato perché,
rispetto al secolo scorso, l'attività di sviluppo immobiliare su
larga scala si è semplicemente estinta", premette Mario Breglia,
presidente di Scenari Immobiliari. "Non ci sono più grandi
quartieri da costruire, per mancanza di grandi aree edificabili,
domanda, capitali e soprattutto ritorni adeguati: dal Dopoguerra in
avanti, con le città in rapida crescita e tutte da costruire, si
compravano aree agricole a poco prezzo, si costruiva in fretta e si
rivendeva con margini altissimi. Sono nati così i grandi
costruttori e i patrimoni che hanno via via accumulato nel tempo.
Ma è una realtà che oggi non esiste più: gli ultimi due progetti di
grande portata sono stati Porta Nuova e CityLife a Milano, andati
in porto solo grazie alla presenza di azionisti importanti e
peraltro incontrando non poche difficoltà nel loro cammino. E gli
altri progetti di grande respiro non sono nemmeno arrivati a
termine".
red/alb
(END) Dow Jones Newswires
July 16, 2018 02:24 ET (06:24 GMT)
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