BORSA: commento di chiusura
15 1월 2019 - 2:08AM
MF Dow Jones (Italian)
Giornata di cali oggi in Europa con il Ftse Mib che chiude la
sessione con un -0,61%. A pesare sul mercato sono stati i dati
macro cinesi che hanno evidenziato un calo inaspettato delle
esportazioni e importazioni a dicembre, aggravando i timori sul
rallentamento della crescita globale.
Sul fronte internazionale, prosegue lo shutdown del Governo Usa,
diventato il piú lungo della storia moderna. Il Presidente Usa,
Donald Trump, ha giurato di non firmare alcun bilancio a meno che
non contenga il finanziamento di 5,7 miliardi di dollari per
costruire il muro con il Messico, lasciando 9 delle 15 principali
agenzie federali senza fondi del Congresso dal 22 dicembre
scorso.
Per quanto riguarda invece l'Eurozona, a novembre la produzione
industriale è diminuita dell'1,7% su base mensile e del 3,3% a
livello annuale. Il dato congiunturale è significativamente
peggiore delle stime del consenso, che si aspettavano un calo
dell'1% m/m. Infine, la lettura congiunturale di ottobre è stata
rivista al ribasso dal +0,2% m/m al +0,1% m/m.
Sotto i riflettori poi la questione della Brexit: domani si
terrá al Parlamento britannico il voto decisivo sull'accordo di
divorzio del Regno Unito dall'Ue, il cui esito è incerto.
A piazza Affari giornata negativa per i bancari: Intesa Sanpaolo
-1,45%, Unicredit -1,91%, Ubi B. -2,34%, Banco Bpm -2,39%, Bper
-3,85%, .
Tra le mid cap in rosso B.Mps (-10,19%). La banca ha comunicato
la bozza di decisione Srep, che conferma il livello di Pillar 2
requirement al 3% e riduce la guidance all'1,3%. L'indicazione piú
price sensitive, spiega però Equita Sim, riguarda la richiesta di
'implementare, nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un
graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti
deteriorati in essere alla fine di marzo 2018, secondo una logica
complementare alle indicazioni fornite nell'Addendum alle Linee
guida della Bce per le banche sui crediti deteriorati (Npl)
generati a partire da aprile 2018'. Banca Akros ha di conseguenza
tagliato il rating su Mps da buy a neutral.
In netto calo tra gli industriali Leonardo Spa (-2,36%), Brembo
(-1,11%), Prysmian (-0,63%) e Pirelli (-0,23%).
In una giornata debole per tutta l'Europa, ha resistito ai cali
la Juventus che ha primeggiando tra le blue chip chiudendo a
+2,45%. Seguono in territorio positivo Unipolsai (+1,03%), Amplifon
(+0,89%), Unipol (+0,85%) e Snam (+0,76%) Tra le utility bene Enel
(+0,19% a 5,21 euro), su cui Banca Akros ha alzato il prezzo
obiettivo da 5,75 a 6,3 euro, confermando la raccomandazione
accumulate.
Positiva anche Tim (+0,2%) nel giorno in cui il Cda ha convocato
a
maggioranza un'assemblea dei soci per il prossimo 29 marzo. Sul
resto del listino si segnala il +22,76% di Stefanel, che ha
proseguito nel movimento positivo di venerdi' (+8,08%).
Sull'Aim Italia, hanno brillato Neurosoft (+35,14%), Gambero
Rosso (+20,54%) e Renergetica (+21,21). Enertronica, la cui
controllata Elettronica Santerno ha sottoscritto un contratto per
la fornitura di 60 MW in Giordania per 2 mln euro, e' salita del
+7,95%. Segno meno invece per A.Bardolla (-20,21%) che venerdì
aveva chiuso a +20,23%.
lpg
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January 14, 2019 11:53 ET (16:53 GMT)
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