Il Cda di Bioera ha approvato il bilancio 2009, da cui emerge un
incremento dei ricavi consolidati, una forte flessione dell'Ebitda
e un aumento della perdita netta. L'intensificarsi della crisi
globale ha amplificato le problematiche finanziarie e il gruppo ha
risentito di una forte contrazione della marginalita' e di
rettifiche straordinarie alle poste dell'attivo patrimoniale.
Nel dettaglio, si legge in una nota diffusa nella nottata, i
ricavi totali consolidati sono cresciuti del 3,7% su base annua a
122,74 milioni di euro. Si segnala un calo del 7% per la divisione
prodotti naturali e biologici (attribuibile al deconsolidamento di
Erboristerie d'Italia) e una crescita dell'11% della divisione
fuori casa.
L'Ebitda passa dai 5,5 milioni di euro del 2008 agli 1,4 milioni
del 2009 (-73,8% a/a), principalmente per effetto delle
svalutazioni dei crediti per oltre 2,2 milioni di euro e per
l'accantonamento prudenziale nella capogruppo dei costi previsti
per il piano di ristrutturazione dell'indebitamento e rischi
contrattuali, pari ad euro 2,5 milioni. Al netto degli
accantonamenti non ricorrenti, il margine operativo lordo sarebbe
pertanto stato pari a 3,9 milioni. L'Ebit e' pari a -10,7 milioni
di euro (2,3 milioni nel 2008) e sconta l'effetto negativo di nuovi
investimenti della controllata Natfood per oltre 7 milioni, della
svalutazione di partecipazioni e immobilizzazioni per 0,7 milioni e
goodwill per 8,1 milioni. Bioera ha chiuso il 2009 con una perdita
di 13,4 milioni di euro, a fronte del rosso di 2,2 milioni di euro
nel 2008.
La capogruppo presenta una perdita pari a 27,7 milioni. Il
patrimonio della societa' Bioera Spa risulta negativo per 13
milioni di euro. com/ren