Coima Res: Catella, perimetro crescera' (Mi.Fi.)
16 8월 2022 - 3:45PM
MF Dow Jones (Italian)
L'opas è andata a buon fine. Dal 12 agosto le azioni Coima Res
non sono più quotate a Piazza Affari. L'operazione finalizzata al
delisting si è chiusa con l'adesione del 98,2% e ora la società
fondata da Manfredi Catella è passata sotto la guida di Qatar
Holding ed è pronta a crescere sia attraverso conferimenti di
asset, sia andando a fare shopping sul mercato.
Domanda. Catella, siete stati quotati in borsa sei anni, cosa vi
ha spinto a uscire?
Risposta. Siamo stati la prima siiq arrivata a Piazza Affari
dopo anni. In sede di ipo abbiamo annunciato cosa avremmo fatto e
ci siamo concentrati nell'execution del piano. Tutti i nostri
azionisti hanno raggiunto un risultato positivo, con una
performance media dall'ipo al delisting pari a al 3% medio annuale
e un premio del 38,5% rispetto al prezzo medio ponderato nei 12
mesi precedenti all'annuncio dell'opas.
D. Poi?
R. Abbiamo mostrato di saper fare quello che avevamo promesso:
investire, vendere e generare performance, ma il contesto economico
non consentiva di riallineare il prezzo delle azioni al Nav della
società. E quindi siamo arrivati a un bivio.
D. Quale?
R. L'obiettivo sin dall'ipo era raggiungere le dimensioni dei
peers europei attraverso aumenti di capitale che non abbiamo
effettivamente perseguito, evitando potenziali diluizioni agli
azionisti. Non ritenendo il contesto macroeconomico tale da
consentire il riallineamento tra prezzo e Nav, l'alternativa è
stata proseguire la crescita privatizzando la società, riallineando
così prezzo e Nav.
D. Qual è l'assetto azionario di Coima Res post opas?
R. Per semplificare, Qatar Holding deterrà il 95% della società
e Coima il 5%. La quota di soci che hanno scelto di rimanere
azionisti non incassando i 10 euro ad azione offerti è al di sotto
dell'1%.
D. E adesso?
R. La società si è trasformata in una sicaf e con Qatar Holding
abbiamo condiviso un percorso di crescita attraverso aumenti di
capitale e possibili apporti in natura.
D. Prevedete l'ingresso di nuovi azionisti?
R. Sicuramente potranno entrare altri soggetti nell'azionariato.
Immaginiamo di avere al nostro fianco altri partner con obiettivi
di investimento a lungo termine.
D. Cambierà la strategia di investimento?
R. Non al momento. Rimarremo concentrati su immobili terziari/
commerciali che garantiscano i massimi requisiti in termini di
performance ambientali, localizzati in mercati caratterizzati da
forte domanda. Resteremo orientati ad avere un portafoglio a
reddito ma con la capacità di investire in trasformazione,
generando dividendi.
D. Quali sono gli azionisti che avete in mente?
R. Credo si tratti di un prodotto di investimento ideale, in
particolare in un contesto caratterizzato da maggiore inflazione,
per fondi pensione, assicurazioni, family office o investment
manager, non solo italiani ma anche stranieri.
D. Che mercato si aspetta?
R. Ci sono tre fattori che avranno un grande impatto sul
mercato. Il primo è quello ambientale, che all'inizio non aveva un
impatto sulle valutazioni ma che in futuro l'avrà, pensiamo ad
esempio alla tassa sulle emissioni. Il secondo riguarda la domanda
degli utilizzatori, che per motivi diversi sta cambiando. Il terzo
è il fattore tecnologico, trasversale ai primi due.
D. Questi fattori cosa comportano?
R. Il prodotto immobiliare diventa più complesso e questo genera
la necessità di competenze specialistiche e interdisciplinari.
Sapersi concentrare su prodotti simili consentirà di avere un
valore patrimoniale resiliente nel tempo e con maggiore
attrattività per gli investitori. Possiamo diventare una
piattaforma.
D. In che senso?
R. Il tema del consolidamento resta fondamentale e la nuova
Coima Res potrebbe essere un consolidatore di perimetri. Una
piattaforma alla quale altri proprietari, consapevoli di non avere
tutti i requisiti per gestire prodotti complessi, potrebbero
aderire.
D. Continuerete a puntare su Milano?
R. Principalmente sì, perché il mercato uffici lo fanno i
conduttori. Ma a seconda della destinazione d'uso potrebbero
esserci altri posti in Italia. Roma può avere una prospettiva
positiva.
D. Investimenti esclusivamente in uffici?
R. All'inizio sì, ma non escludo che in futuro guarderemo ad
altre asset class.
D. Qual è la potenza di fuoco di Coima Res post opas?
R. Abbiamo circa 100 milioni ma già allocati su una serie di
progetti. Coima come sgr ha una potenza di fuoco importante, che
tra raccolta e leva è di circa 1,5 miliardi oltre alla fase di
raccolta in corso, che prevediamo raddoppierà i potenziali
investimenti.
D. Come crescerà dimensionalmente la Res?
R. All'inizio potremmo consolidare perimetri di immobili che
abbiamo già realizzato e che abbiano le caratteristiche di prodotto
di cui ho parlato prima. Sarà una crescita iniziale «in house» di
circa 1 miliardo.
D. E la campagna acquisti?
R. Partiremo con il fundraising già a settembre.
D. Quando prevedete il primo aumento di capitale?
R. Nel 2023.
red
MF-DJ NEWS
1608:29 ago 2022
(END) Dow Jones Newswires
August 16, 2022 02:30 ET (06:30 GMT)
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