Cedacri: ipo da public company (MF)

Il fintech è uno dei settori che ha retto l'urto della pandemia e che continua a crescere e a registrare operazioni di consolidamento. In tal senso, in Italia, la quotazione di Nexi ha fatto scuola nel settore. E se si resta di attesa di capire le mosse di Cassa Depositi e Prestiti per la controllata Sia (il merger con la public company guidata da Paolo Bertoluzzo resta l'opzione principale che si sta valutando da oltre un anno), adesso tocca a Cedacri aprire il dossier che porta a Piazza Affari.

Perché, come anticipato ieri da MF-Milano Finanza, il leader di mercato nei servizi informatici integrati per banche, istituzioni finanziarie, assicurazioni e società di servizi, controllato da sistema bancario (nel capitale figurano tra le altre Banca Mediolanum, 15,6%, Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, 11,1%, Banco di Desio e della Brianza, 10,1%, Unipol, 7,5%, Popolare di Bari, 6,6%, Cassa di Risparmio di Bolzano, 6,5%, Banca del Piemonte, 4,2%, e Credem, 3,9%) e da Fsi (27%), punta alla quotazione.

Un progetto che può concretizzare nel primo trimestre del prossimo anno e che si basa, secondo rumors provenienti dalle sale operative, su un multiplo pro-forma atteso per il 2020 di 100 milioni. In base a queste prime indicazioni, e applicando i multipli del comparto fintech, Cedacri potrebbe avere una valutazione complessiva che sfiora gli 1,5 miliardi.

red

(END) Dow Jones Newswires

July 16, 2020 02:29 ET (06:29 GMT)

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