Cdp: formato Europa (Mi.Fi.)
12 12월 2022 - 4:47PM
MF Dow Jones (Italian)
Passato e futuro si tengono assieme. Nata a Torino 172 anni fa,
lo scorso 24 novembre Cassa Depositi e Prestiti ha scelto proprio
il capoluogo piemontese per tenere il consiglio di amministrazione
chiamato ad approvare la nuova politica nel settore energia e le
linee guida strategiche nella cooperazione internazionale. Un
ulteriore tassello nel percorso intrapreso un anno fa con il piano
strategico 2024 e che sta gradualmente modernizzando il ruolo della
spa del Tesoro. Quasi a dare una rappresentazione dei cambiamenti
in atto, tra circa un anno Cassa lascerà anche lo storico palazzo
di Via Goito, dove ha sede dal 1910, affaticato dal punto di vista
strutturale e con necessità di interventi sismici. Entro fine 2023
il quartier generale si trasferirà quindi nel maestoso edificio
dell'ex Poligrafico dello Stato in coabitazione con Enel. Il
simbolo esteriore di una mutazione interna del funzionamento della
società partecipata all'83% dal Tesoro e al 16% dalle fondazioni
bancarie.
Addizionalità. La Cdp guidata dall'amministratore delegato Dario
Scannapieco e presieduta da Giovanni Gorno Tempini, scrive
MF-Milano Finanza, non vuole più essere soltanto la cassaforte del
Paese. Il nuovo mantra è "addizionalità", concetto mutuato dai
principi che regolano i fondi strutturali europei. Il sostegno non
deve avere come conseguenza una riduzione dell'impegno dei privati
ma aggiungersi a esso con interventi ad alto impatto. È il modo di
ragionare dell'Europa, nato in particolare dall'attuazione del
piano Juncker nella cui architettura la Banca Europea per gli
Investimenti, dalla quale Scannapieco proviene, aveva avuto un
ruolo centrale. Non a caso Cdp è stata primo istituto nazionale di
promozione in Europa a firmare accordo di garanzia con la
Commissione Ue nell'ambito di InvestEU, il programma che del piano
Juncker vuole essere una sorta di continuazione. Altre due intese
dovrebbero concretizzarsi entro la fine dell'anno. Entrambe sono in
linea con lo sviluppo di nuove iniziative "in blending", ossia
fondendo risorse europee e nazionali, anche per favorire l'afflusso
di investitori terzi. La nuova strategia passa infatti anche per la
gestione di risorse di altri, ad esempio i fondi del Pnrr,
all'interno del quale Cassa ha rafforzato l'attività di consulenza
per pubbliche amministrazioni, o di progetti come Patrimonio
Destinato, il veicolo ideato dal governo per sostenere le grandi
imprese in difficoltà e che ora potrà intervenire per tutelare le
imprese sulle quali il governo ha deciso di ricorrere ai poteri del
golden power.
I risultati. I primi dieci mesi dell'anno hanno impresso
un'accelerazione sul piano strategico, che al 2024 si è posto come
obiettivo un impegno complessivo di 65 miliardi per attivare
investimenti che valgono circa il doppio. A novembre le risorse
impegnate ammontavano a 24,5 miliardi, già oltre i 24, 3 miliardi
preventivati. A fine anno, si stima, si potrebbe quindi superare di
un abbondante 15% il budget previsto, andando a servire oltre 23
mila imprese e più che raddoppiando il numero degli enti della
Pubblica Amministrazione serviti. Mentre le operazioni
infrastrutturali dovrebbero registrare una crescita a tre cifre
percentuali. Anche la definizione di "policy dettagliante", come
quella sul settore dell'energia, rientra nella nuova strategia.
Toccano infatti i dieci campi di intervento individuati da Cdp
nella cornice del piano. Assieme alla valutazione d'impatto,
necessaria per correzioni in corsa sugli interventi, le policy sono
parte del nuovo metodo di lavoro e della rinnovata struttura
organizzativa. Quest'ultima è ben rappresentata dalla nuova
direzione Policy, Valutazione e Advisory affidata a Luca D'Agnese e
dalla direzione strategie settoriali guidata da Andrea Montanino
con il compito di definire le politiche di investimento e valutare
l'impatto delle attività di Cassa.
Gli obiettivi. Il tutto è stato accompagnato da una
riorganizzazione aziendale e da un razionalizzazione della
struttura societaria, avviata con le nomine di Massimo Di Carlo e
Giancarlo Scotti rispettivamente a capo del business e
dell'immobiliare, accanto alla linea di continuità rappresentata da
Alessandro Tonetti (a capo degli Affari Legali). È stata completata
la rete territoriale con 27 presidi tra uffici e spazi Cdp lungo
tutta la Penisola da Trento a Palermo passando per Cagliari.
Contestualmente è stata rafforzata la presenza a Bruxelles, altro
segnale delle vocazione comunitaria.
Presidi strategici. Nel primo anno del nuovo piano il management
guidato da Scannapieco ha poi portato avanti una serie di
operazioni il cui fine ultimo è imprimere una spinta alla rotazione
del capitale. Negli anni la spa del Tesoro è stata spesso chiamata
in causa dalla politica come cavaliere bianco di partite
industriali di ogni sorta. Pertanto, nei limiti di quanto previsto
dallo statuto, si sono moltiplicati e stratificati nel tempo
interventi in aziende non strategiche, spesso senza una strategia
di uscita.
Oggi le partecipazioni di Cdp ammontano a 37 miliardi di euro.
La volontà è ora mantenere un presidio nelle infrastrutture-chiave
per il Paese. Rientra in questa categoria la quota di maggioranza
in Autostrade per l'Italia, dove Cdp Equity detiene il 51% di
Holding Reti Autostradali, la società che detiene l'88% di Aspi e
nel cui capitale ci sono anche i fondi Blackstone e Macquarie. Per
accelerare la digitalizzazione della sanità lo scorso giugno ha
investito 70 milioni per il 17% di Gpi, quotata attiva in
particolare nell'ambito dei servizi tecnologici, gestionali e
amministrativi in outsourcing nonché nella telemedicina. Ad agosto
ha acquisito il 15% dell'eccellenza dell'Ict Maticmind. Cassa
partecipa inoltre alla realizzazione del Polo Strategico Nazionale
per il cloud della Pa assieme a Tim, Sogei e Leonardo. Nel
frattempo sono stati liberati oltre 750 milioni in dismissioni e
cessioni di immobili. Tra queste l'uscita da QuattroR Sgr, dopo
aver ceduto la quota nel Fondo Strategico Italiano, o dall'ex
ospedale al Mare di Venezia. Giovedì 8 dicembre, invece, è
trapelato il feedback positivo per il piano di rilancio di Ansaldo
Energia, che prevede anche un aumento di capitale da 550 milioni e
che si compone della conversione in equity del prestito di Cdp
Equity, pari a circa 300 milioni. La prossima partita sarà ora il
destino della rete unica.
red
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1208:32 dic 2022
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December 12, 2022 02:32 ET (07:32 GMT)
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